sabato, febbraio 28, 2009

Tu limpida fonte ed io Narciso

Nessuno di me cantò le gesta,
sorrisi donati in gelidi mattini,
nessuno di me cantò le membra,
esercitate in tiepidi grattini,
solo, di me , massime si disse:
cemento sei, granito!
Non pallido alabastro,
né pur ebano nerastro.
Ancora avevo riccioli scuri,
ma mistero magnifico non fui,
né ombroso,
né imperial nuca la mia.
Ma sempre io fui
a consumar le ombre
onde cantar le membra altrui,
i riccioli, la nuca,
le pieghe e i dolci afrori.
Così son, ora, a celebrare te,
dolce amore in cui mi specchio,
limpida fonte di fronte a me,
Narciso.

Milano 28 Febbraio 2009

mercoledì, febbraio 11, 2009

Se potessi pensare, se potessi scrivere

Il sapore dolciastro della morte
è quello del glucosio nella flebo,
sento il tuo dolore più del mio,
sento l'amaro gusto della salvia,
sento il piccante della menta,
quando mi lavi i denti e piangi,
quanto vorrei liberarmi,
quanto vorrei liberarti,
Liberami da queste catene,
liberami da questo letto,
liberami da queste carezze,
liberami da queste preghiere,
di chi vuole salvarmi,
di chi vuole salvarsi.
Ostaggio, mi tengono in vita,
sono l'ara su cui sacrificano,
la pietà per i vivi uccidono in me.

Milano 7 Febbraio 2009

lunedì, febbraio 09, 2009

Ho dormito

Ho dormito in una stazione,
in Italia, in Austria, in Turchia,
aspettavo un treno,
ho conosciuto gente buona,
gente furba, gente indifferente,
ho dormito in una stazione,
avrei potuto esserci io,
ferito e bruciato,
in quel ospedale,
nel reparto passatempi.


Milano 9 Febbraio 2009