martedì, agosto 30, 2016

Amministratore di sostegno: un percorso a ostacoli.

Aggiornato ad Agosto 2016
Avviso ai naviganti: prima di iniziare l'iter per essere nominati amministratori di sostegno di un parente è necessario ponderare bene i pro, i contro, il come e il quando, in questo post voglio mettere in luce tutti i lati del dodecaedro(?).
Premessa
Queste riflessioni sono dedicate ai parenti di pazienti che devono essere ricoverati, ma non abbiano redditi tali da poter pagare la retta, per cui capita che, oltre a pagare la retta, il parente debba farsi nominare amministratore di sostegno, nonostante ci sia poco da amministrare..
Valutazioni generali
Innanzi tutto è necessario valutare se è possibile evitare questo percorso, del perché, se possibile, sia meglio evitarlo ne scriverò dopo, evidenziando le difficoltà del ruolo e dell'iter per ottenere codesta nomina ad ads.
1- Spesso si viene incoraggiati a fare la domanda di nomina come amministratore di sostegno (d'ora in poi = ads) dagli assistenti sociali del comune, a cui ci si rivolge in prima istanza, nella disperazione e confusione del momento, altrimenti capita che lo richiedano le RSA, a cui ci si rivolge per ricoverare un parente non in gradi di gestirsi, se il paziente non dichiara di ricoverarsi di sua spontanea volontà.
Da tenere presente anche che, in caso di demenza acclarata di solito nessuno, in ospedale o in RSA, si pone il problema della nomina di un ads, quindi inutile complicarsi la vita se non si è costretti.
2- Bisogna inoltre tenere presente, nella scelta della RSA, che la maggior parte delle RSA pubbliche richiedono che il parente che firma per la richiesta di ricovero o per autorizzare i trattamenti “contenitivi”(ad es. le sbarre al letto per impedire di cadere) sia ads o almeno abbia avviato la pratica per essere nominato tale, meglio informarsi prima di fare la domanda.
Mi dicono chea volte però archiviano la pratica senza prima assicurarsi che la domanda abbia fatto il suo corso giungendo alla nomina, se la patologia è violenta la “vicenda terrena del paziente” può concludersi prima che qualcuno si accorga che la nomina non è giunta.
3- Le RSA private invece molto più raramente sollevano il problema. Il perché di questa differenza non lo so, ma credo che si tratti del fatto che le istituzioni + o – pubbliche non hanno soggetti che vogliano assumersi responsabilità e cerchino il più possibile di scaricarle sui parenti.
4- Chiariamo subito che, anche se i decreti di nomina come amministratore di sostegno possono essere diversi a seconda del giudice estensore e del paziente, l'ads non può mai fare ricoverare l'amministrato contro la sua volontà. Decisioni di questo tipo potrebbero essere prese semmai dal tutore, nel caso di acclarata incapacità, ma la dichiarazione di incapacità viene sempre meno utilizzata per la complessità delle procedure, e la figura dell'amministratore di sostegno viene spesso utilizzata surrettiziamente in suo luogo.
N.B.: in ogni caso le RSA salvo casi di ribellione costante, pervicace e manifesta al ricovero si contentano della domanda di ricovero firmata da un parente, ads o meno che sia.

Gestione economico-bancaria

Ammettiamo che la scelta ricada per necessità su una RSA che pretende la nomina di un ads.
Prima di avere la nomina e forse addirittura prima di fare la domanda, è meglio sistemare alcune cose che se fatte dopo la nomina sarebbero illegali o più complesse.
- Assicurarsi che il paziente abbia un cc bancario intestato solo a suo nome (eventualmente con delega al parente che diventerà ads), se il paziente aveva un libretto postale su cui riceveva la pensione, e magari l'accompagnamento, è bene tenere presente che spesso il giudice richiede il cc bancario, inoltre alcuni comuni, annualmente, stanziano dei fondi per contribuire, su domanda, alla retta del ricovero in RSA, tali contributi sono di solito versati solo su cc bancario intestao solo al paziente, quindi il libretto postale sarebbe ridondante e alla fine (intesa come morte del paziente) una complicazione in più da gestire nel momento del lutto, inoltre è bene che il cc bancario sia consultabile e disponibile via internet e con bancomat. (Non è difficile capire che le operazioni allo sportello oltre a essere più costose di quelle telematiche, sono rognose da gestire allo sportello, difficile farsi passare per il proprio genitore o dovere ogni volta trasportare il paziente in banca).
- Anche se gli estratti conto cartacei sono a pagamento è meglio farseli inviare per posta, a cadenza trimestrale o altra, ma almeno annuale, in quanto il giudice vorrà vedere i movimenti effettuati sul conto a fine anno, e quelli inviati dalla banca avranno un'apparenza più ufficiale.
- Al momento in cui scrivo esistono cosiddetti “conti base” con poche o nulle spese e bassa operatività in diverse banche, ma è bene tenere presenti le esigenze citate di operatività via internet e bancomat, meglio spendere qualcosa di canone che dover portare in ambulanza il paziente in filiale per fare operazioni allo sportello.
- Al momento i ccbancari con giacenza media sotto i 5000€ non pagano l'imposta di bollo di 34,20 € annui, quindi meglio non lasciare accumularsi mensilità di pensioni per la pigrizia di fare prelievi o bonifici.
- Il pagamento della retta alla RSA (il cui ammontare, in base alla premessa di questo post, è inferiore ai redditi del paziente, compreso l'eventuale contributo del comune) suggerisco che venga effettuato dal cc bancario dell'ads tramite bonifico con causale ben specificata o con MAV, è bene tenere traccia di tutti i pagamenti, in quanto l'anno successivo sarà necessario presentare al giudice tutta la documentazione delle entrate del paziente e delle uscite per lui.
RICORDARSI DI NON CONSEGNARE MAI I DOCUMENTI ORIGINALI, (portarli, mostrarli e lasciare che se li fotocopino, ma portare sempre una fotocopia di scorta nel caso che la loro fotocopiatrice non funzioni, meglio lasciare le proprie fotocopie che dover tornare!) gli stessi documenti di pagamento possono servire per le dichiarazioni dei redditi per le detrazioni o deduzioni a seconda dei casi!!!

Esperienze personali
- Alcuni vi suggeriranno di affidarvi a un avvocato per fare la domanda di ads a me hanno chiesto tra 700 e oltre 1500€, ho fatto da solo e ne ho spesi meno di 150, tra marche da bollo e viaggi al tribunale, le code erano di oltre un'ora, ma per alcuni tribunali esiste la possibilità di rivolgersi agli sportelli territoriali per la volontaria giurisdizione, mi dicono siano più snelli e possano anche aiutare nella compilazione della domanda. La cosa fondamentale mi è parsa la documentazione medica che comprovi la almeno parziale incapacità fisica e/o psichica del paziente, anche se il giudice nel mio caso non aveva letto affatto la documentazione prima di fare la breve “intervista” al paziente.
- Se il paziente abita in una casa in affitto è meglio disdire l'affitto con ampio anticipo, prima di essere nominati ads, preoccupandosi poi con calma di svuotarla, in quanto, spesso, ma non sempre, il decreto di nomina ads vieta tale negozio senza l'accordo del paziente e i pazienti di cui scriviamo, non necessariamente mantengono la medesima posizione dal mattino alla sera e naturalmente invece intervistati dal giudice appariranno sempre "vigili e orientati".
- Anche eventuali automobili è bene passino di proprietà prima della nomina ads.
RICORDATEVI CHE, NON SEMPRE, MA MOLTO SPESSO, CIÒ CHE DOVRETE FARE IN NOME E PER CONTO DEL PAZIENTE SARÀ COMPLICATO, VORRANNO VEDERE IL DECRETO DEL GIUDICE, AVERNE COPIA, VORRANNO SOTTOPORRE LA QUESTIONE AL LORO UFFICIO LEGALE, CERCHERANNO DI RINVIARE, DI FARVI TORNARE, IN MODO CHE TOCCHI A QUALCHE ALTRO COLLEGA ASSUMERSI LA RESPONSABILITÀ DI FARE QUEL CHE CHIEDETE, SIATE CORTESEMENTE INSISTENTI: VOI DOVETE OPERARE IN NOME E PER CONTO DEL PAZIENTE, VE LO HA ORDINATO IL GIUDICE!
- Aprire un cc bancario come amministratore di sostegno presso Intesa San Paolo si è rivelato inutile, in quanto, secondo il loro ufficio legale, si sarebbe dovuto trattare di un conto bloccato e senza bancomat, laddove per bloccato si intenda che il conto sarebbe stato non operativo, salvo che l'ads si presentasse allo sportello, lo facesse sbloccare per fare l'operazione, ad es. un prelievo, dopo di che sarebbe stato nuovamente bloccato, se si tiene presente che lo sportello vicino casa a cui mi sono rivolto è di quelli senza contanti, si capisce che avrei anche dovuto rivolgermi ad una filiale lontana e, non avendo tale conto il bancomat, anche sempre in orario d'ufficio.
- Aprire un cc bancario "base" come da convenzione per pensionati con meno di 18000€ annui di reddito, quindi con poche spese e bassa movimentazione, presso la BPM si è rivelato per me impossibile, in quanto dovendo firmare io per codesto conto, la mia anagrafica certificava che ero già titolare di un cc bancario, quindi escluso da tale convenzione. Invece mi è stato possibile aprire un cc bancario “welcome”, senza spese per il primo anno e spese limitate dopo, senza problemi.Spero che il giudice non abbia da obiettare visto che nel suo decreto mi intima di aprire un cc bancario alle migliori condizioni possibili, e queste sono le migliori possibili per me.
- Aprire un cc bancario tout court presso la Banca Popolare di Lodi non mi è stato possibile in quanto non mi hanno neppure fatto entrare, attraverso il vetro della cabina di transizione un impiegato mi ha interrogato sui motivi della mia presenza per poi informarmi che, mancando il responsabile, sarebbe stato bene che mi recassi in un'altra filiale.
- Ora inizia la trafila per comunicare all'INPS le coordinate del nuovo cc che sostituirà il libretto postale, non so come succeda, ma sul sito dell'INPS ho trovato due moduli diversi per modificare l'”ufficio pagatore” (questo il nome da cercare per fare queste modifiche) i due moduli oltre che per la grafica si differenziano in quanto:
+ uno prevede, dopo averlo compilato in linea, di poter essere spedito via e-mail alla banca e da essa firmato elettronicamente e rispedito all'INPS sempre per e-mail,
+ l'altro invece, dopo essere stato compilato in linea, deve essere stampato, firmato dal pensionato (immagino che anche l'ads vada bene, ma provateci voi, a me viene da ridere) poi timbrato e firmato dalla banca e poi scannerizzato e spedito via e-mail o fax.
N.B.: i “percorsi” per questi due moduli sono diversi.
Auguri!