mercoledì, luglio 15, 2015

Dopo la Grecia tocca all'Italia darsi da fare




Le riforme strutturali che la Grecia, forse, sta affrontando devono essere lo stimolo ad affrontare le riforme in Italia, non c'è più tempo da perdere.
Provo ad elencarne alcune senza un ordine preciso, ma tutte indispensabili secondo me.
- Snellimento dei processi civili, eliminazione di ogni possibilità di partecipazione dei giudici ad arbitrati.
- Responsabilità civile dei pubblici dipendenti.
- Unificazione di catasto e uffici tavolari e altri eventuali enti che si occupino di proprietà immobiliari, accelerazione dell'informatizzazione degli stessi e interconnessione diretta con gli uffici tecnici comunali, nonché completa accessibilità al pubblico per via informatica dei dati in essi custoditi.
- Semplificazione o abolizione del PRA (Pubblico Registro Automobilistico), i trapassi di autoveicoli potrebbero essere semplificati sul modello inglese ad es.
- Semplificazione e detassazione delle compravendite immobiliari in modo da non avere necessità di rivolgersi a notai per le compravendite per uso personale (prima e seconda casa ad es.) ciò faciliterebbe anche la mobilità per lavoro e/o studio diminuendo la necessità del pendolarismo.
- Eliminazione di tutti i cosiddetti enti inutili, già censiti da apposite autorità e/o commissioni nel passato.
- Divieto assoluto di svolgere qualunque attività professionale, artistica, di spettacolo o liberale che sia retribuita, anche se solo sotto forma di rimborso spese o di partecipazione agli utili, per qualunque parlamentare, senatore, giudice, pubblico ministero, ministro e sottosegretario.
- Aumento del 2% delle imposte sul reddito d'impresa per quelle aziende che facciano ricorso a manodopera in appalto in misura superiore al 5% della forza lavoro dipendente a tempo indeterminato.
- Aumento del 5% delle imposte sul reddito d'impresa per quelle aziende che retribuiscano i dirigenti con stock option il cui valore sia superiore al 10% della retribuzione lorda del dirigente.
- Aumento del 3% delle imposte sul reddito d'impresa per quelle aziende in cui il reddito lordo del dirigente o del presidente o dell'amministratore delegato meglio retribuito sia superiore a trenta volte il reddito lordo del dipendente meno retribuito.
- Aumento del 6% delle imposte sul reddito d'impresa per quelle aziende in cui il reddito lordo del dirigente o del presidente o dell'amministratore delegato meglio retribuito sia superiore a cinquanta volte il reddito lordo del dipendente meno retribuito.
- Aumento del 9% delle imposte sul reddito d'impresa per quelle aziende in cui il reddito lordo del dirigente o del presidente o dell'amministratore delegato meglio retribuito sia superiore a settanta volte il reddito lordo del dipendente meno retribuito.
- Aumento del 12% delle imposte sul reddito d'impresa per quelle aziende in cui il reddito lordo del dirigente o del presidente o dell'amministratore delegato meglio retribuito sia superiore a cento volte il reddito lordo del dipendente meno retribuito.
- Divieto di assunzione presso la medesima università di parenti di rettori, presidi e docenti fino al terzo grado.
- Ridimensionamento del campo d'intervento dei TAR.
- Introduzione del principio per cui nessuna nuova legge possa essere introdotta se non contiene esplicitamente l'abrogazione di almeno tre leggi preesistenti.
- Introduzione del principio per cui nessuna nuova legge che contenga più di 500 parole possa essere approvata.
- Abrogazione di tutte le leggi emanate prima del 1950 ad eccezione della costituzione.
Ho senz'altro dimenticato qualcosa ed evidentemente l'ultimo punto va affrontato dopo avere approntato nuovi codici penali, civili e di procedura civile e penale.
Si tratta di un lavoro immane ma urgentissimo e non necessario, indispensabile!

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