In un paese che ha smarrito l'etica del bene comune, in un paese cioè in cui i politici in primis e buona parte della popolazione, a seguire, hanno perso le remore etiche che dovrebbero limitare il perseguimento dei propri interessi (oltretutto di breve termine) ecco che si propone la problematica dei "frutti avvelenati dell'alternanza" anche su scala nazionale, questa volta non è necessario avere la memoria lunga o uno sguardo d'aquila sul futuro per scorgere, nel piano di rientro di cui parlano i giornali, il veleno.
Nell'art. 382 del Codice Civile si dice che "Il tutore deve amministrare il patrimonio del minore con la diligenza del buon padre di famiglia."
Non si chiedono miracoli ai politici, solo che si comportino come dovrebbe fare un tutore, con la "diligenza del buon padre di famiglia" che non si mangia il patrimonio dei minori, e invece abbiamo assistito al saccheggio delle entrate dello stato (le nostre tasse) per i più abietti interessi privati e per quelli delle proprie clientele elettorali, non contenti di ciò, cioè dei sacrifici che ci hanno fatto fare nei decenni passati e che ancora aumentano, progettano i sacrifici da far fare ai nostri figli. Hanno "cartolarizzato" beni pubblici con operazioni che darebbero lavoro a reggimenti di G.d F. per generazioni e generazioni, hanno condonato e sanato il saccheggio paesaggistico del paese e hanno depenalizzato reati d'inquinamento ambientale con ciò depauperando le prossime generazioni del diritto al bello e alla salute, ma, non paghi di questo, hanno anche deciso quali sacrifici dovranno fare i non ancora nati per mantenere loro e i loro banchieri a crogiolarsi nel lusso, mentre le galere sono occupate al 150%, in gran parte da detenuti in attesa di giudizio o condannati per reati connessi all'uso di droghe o per reati comunque minori.
Ma non voglio deprimermi troppo,
la butterò quindi in scherzo.
Ma si guardano in giro costoro?
Non bisogna guardare lontano:
a destra ci abbiamo la Grecia,
potremmo andarci in pattino,
a sinistra vediamo la Spagna,
che quasi ci parlan latino,
se urlan potremmo capirli.
Quanto ancora potrà fare conto,
il nostro avveduto ministro
della finanza creativa,
sui nostri sudati risparmi,
per bilanciare gli sprechi,
i furti e le ladrerìe?
Han già cambiato i bilanci
non son più sol dello stato,
ma di tutta l'intera nazione,
hanno messo nel calderone,
di tutti i conti correnti,
ma non essendo bastanti,
han calcolato i soldini
nascosti da tutti i bambini,
trovandosi ancora impotenti
a rimborsare i montanti
del debito nazionale,
stanno pensando davvero
di mettere in conto al Tesoro,
tutte le gioie perdute
tra le sabbie demaniali,
si tratta di fedi e di ori,
il prossimo passo sarà,
obbligarci a perderle là.
martedì, giugno 28, 2011
lunedì, giugno 27, 2011
In USA no ai divieti per minorenni sui videogiochi violenti
Qui, la notizia sul Corriere.
Oddio, non è che l'Italia se la passi meglio, da oltre una trentina d'anni provo fastidio ogni volta che (a casa d'altri, a casa mia me ne esento) mi capita di vedere televisori accesi prima di cena con scene di violenza e bambini tra gli spettatori, il bello poi, però, e che i vari presentatori, fanno battute sull'orario "fascia protetta" nel caso di termini che abbiano a che fare con il sesso.
Insomma una cosa che ogni bambino prima o poi normalmente conoscerà deve essergli "risparmiata" fino a quando sia maggiorenne, mentre cose che la maggior parte, per fortuna, eviterà del tutto nella vita, gli vengono ammannite quotidianamente, ben prima che abbia potuto costruire le basi etiche del comportamento.
Un ripensamento dell'etica privata e familiare, prima ancora che sociale e politica, credo sia improrogabile, sono l'unico a pensarla così?
Oddio, non è che l'Italia se la passi meglio, da oltre una trentina d'anni provo fastidio ogni volta che (a casa d'altri, a casa mia me ne esento) mi capita di vedere televisori accesi prima di cena con scene di violenza e bambini tra gli spettatori, il bello poi, però, e che i vari presentatori, fanno battute sull'orario "fascia protetta" nel caso di termini che abbiano a che fare con il sesso.
Insomma una cosa che ogni bambino prima o poi normalmente conoscerà deve essergli "risparmiata" fino a quando sia maggiorenne, mentre cose che la maggior parte, per fortuna, eviterà del tutto nella vita, gli vengono ammannite quotidianamente, ben prima che abbia potuto costruire le basi etiche del comportamento.
Un ripensamento dell'etica privata e familiare, prima ancora che sociale e politica, credo sia improrogabile, sono l'unico a pensarla così?
venerdì, giugno 17, 2011
Oca sapiente e mucca mutante
Il link del titolo conduce a un post dell'oca sapiens e alcuni commenti e risposte.
Non ho voluto proseguire a intasare il suo blog con risposte a risposte, ma voglio fare un'osservazione su quanto sia facile, anche per esperti di comunicazione/divulgazione scientifica, come Silvie Coyaud, prendere il fumo.
La mucca mutante argentina che dovrebbe produrre latte con lisozima e trasferrina (tra l'altro pare che in Cina abbiano fatto anche di più) ha indotto l'autrice del post a scrivere "pur di vendere qualcosa e negare alle donne il diritto alla salute, la doterebbero anche di un utero “umano”.".
Io ho chiesto cosa c'entrasse il diritto alla salute delle donne, mi ha risposto "Se alle donne fosse riconosciuto il diritto alla salute non sarebbero anemiche," lapalissiano, ça va sans dire.
Io ho scritto "A me sembra una cosa inutile codesta mucca, potrebbe aiutare un’elite a non “sciuparsi il seno” con l’allattamento..." e S. C. mi risponde "“élite”: nel senso di qualche velina o delle precarie senza congedo di maternità?" perbacco! Qui mi sorge il dubbio che al blog dell'oca sapiens ci sia un sovraccarico di commenti, più o meno provocatori, prefabbricati ad arte, che la fanno stare sempre sul chi vive, con il risultato che, a volte, mi pare ella dia per scontato di rivolgersi a nemici, anziché a persone che obiettano per capire.
Quanto sia facile litigare con le persone che ci sono più vicine, intellettualmente, eticamente e ideologicamente parlando, (dal punto di vista affettivo è chiaro, basta leggere le statistiche su omicidi e violenze in famiglia) dovrebbe essere chiaro almeno a chi ha vissuto la stagione del '68 e il decennio successivo, io me ne resi conto quando morì un collega, con cui avevo litigato per anni e scopersi, a posteriori, che con lui avevo tanto litigato perché avevamo tante cose in comune di cui discutere, con gli altri niente.
Non ho voluto proseguire a intasare il suo blog con risposte a risposte, ma voglio fare un'osservazione su quanto sia facile, anche per esperti di comunicazione/divulgazione scientifica, come Silvie Coyaud, prendere il fumo.
La mucca mutante argentina che dovrebbe produrre latte con lisozima e trasferrina (tra l'altro pare che in Cina abbiano fatto anche di più) ha indotto l'autrice del post a scrivere "pur di vendere qualcosa e negare alle donne il diritto alla salute, la doterebbero anche di un utero “umano”.".
Io ho chiesto cosa c'entrasse il diritto alla salute delle donne, mi ha risposto "Se alle donne fosse riconosciuto il diritto alla salute non sarebbero anemiche," lapalissiano, ça va sans dire.
Io ho scritto "A me sembra una cosa inutile codesta mucca, potrebbe aiutare un’elite a non “sciuparsi il seno” con l’allattamento..." e S. C. mi risponde "“élite”: nel senso di qualche velina o delle precarie senza congedo di maternità?" perbacco! Qui mi sorge il dubbio che al blog dell'oca sapiens ci sia un sovraccarico di commenti, più o meno provocatori, prefabbricati ad arte, che la fanno stare sempre sul chi vive, con il risultato che, a volte, mi pare ella dia per scontato di rivolgersi a nemici, anziché a persone che obiettano per capire.
Quanto sia facile litigare con le persone che ci sono più vicine, intellettualmente, eticamente e ideologicamente parlando, (dal punto di vista affettivo è chiaro, basta leggere le statistiche su omicidi e violenze in famiglia) dovrebbe essere chiaro almeno a chi ha vissuto la stagione del '68 e il decennio successivo, io me ne resi conto quando morì un collega, con cui avevo litigato per anni e scopersi, a posteriori, che con lui avevo tanto litigato perché avevamo tante cose in comune di cui discutere, con gli altri niente.
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