lunedì, febbraio 21, 2011

Lettera aperta al Presidente del Venezuela Hugo Rafael Chávez Frías

Signor Presidente, mi permetto di rivolgerle un appello, in grazia delle speranze che molta parte delle sue attività per il miglioramento delle condizioni di vita della parte più povera del suo popolo hanno suscitato in me.

Le chiedo di non sporcare la sua immagine pubblica, dando asilo a chi ha fatto massacrare il suo stesso popolo da mercenari, da chi ha fatto bombardare le sue stesse città per mantenere nelle sue mani il potere.

Le chiedo di non permettere che una persona macchiatasi dei delitti di cui oggi abbiamo prova evidente, possa trascorrere nel lusso, anni o decenni, mentre migliaia di madri, padri, fratelli e sorelle, e di orfani, piangono i loro cari trucidati nelle strade, mentre chiedevano che le ricchezze del loro paese venissero utilizzate, per dare sollievo alla loro vita, in ospedali e assistenza ai più deboli.

Signor Presidente, non si lasci convincere da machiavellismi politici o da ragioni di convenienza, rifiuti il sacro suolo del suo Paese a chi ha insanguinato il suolo del proprio col sangue dei suoi fratelli.

Termino con i miei auguri che lei possa di portare a termine il rinnovamento del suo paese, nell’interesse del suo popolo tutto.

Bernardo d’Aleppo

Tags: Gheddafi, Hugo Rafael Chávez Frías, venezuela

Tortino di foglie al microonde

Sempre in omaggio alla pigrizia, sporcare poco e pulire meno, all'ecologia, basso consumo di energia, ma soprattutto al gusto pieno e armonico della semplicità ecco il "tortino di erbe in forno a microonde", piatto unico completo.
La particolarità di questo tortino è che gli strati sono molto fini, per questo si raccomanda l'uso di verdure in foglia e di pane carasau, anche il formaggio e il salume andranno, di conseguenza, affettati finemente.
Ingredienti:
- vegetali a foglia larga (a seconda dei gusti e della disponibilità stagionale è possibile utilizzare: coste, bietole (=foglie di bietole, loc. "erbette" o "blede" ecc), spinaci, lattuga, scarola (tenendone presente il gusto deciso) foglie di cavolfiore, verza, cavolo cinese...
- formaggio affettabile (scamorza ad es.), ma anche tofu,
- salume ad es. prosciutto cotto o pancetta (oppure uovo sodo affettato, nel qual caso sarà opportuno salare leggermente),
- pane carasau (=carasatu, o pane pistoccu o anche pane lentu secco, oppure fettine molto sottili di pane di grano duro, o di segale, "posso", in ogni caso, la versione più gustosa di questo tortino, prevede che questo pane duro venga strofinato di aglio prima di essere utilizzato,
- olio e.v.,
- peperoncino in polvere o curry secondo i gusti.

Procedimento:
-lessare qualche minuto, in acqua leggermente salata, la verdura scelta, solo in modo che perda la rigidità del crudo,
- disporre a strati in piatto adatto: verdura, pane, verdura, pane, formaggio, peperoncino, verdura, pane, salume, verdura, peperoncino, si abbia l'accortezza di fare in modo che nel centro del piatto il tortino sia leggermente più sottile,
- cuocere a potenza media o medio bassa, in modo da dare il tempo (20' o 25'circa)al calore di penetrare in profondità e terminare la cottura delle verdure fino al centro del tortino, di solito lo scioglimento del formaggio nel centro del tortino indica il raggiungimento del punto di cottura ottimale, se non avrete lessato troppo le verdure prima, alla fine esse rimarranno piacevolmente consistenti,
- appena sfornato un filo d'olio, distribuito con attenzione, penetrerà delicatamente aiutando la miscelazione degli aromi.
Lasciare qualche minuto coperto prima di servire.

venerdì, febbraio 18, 2011

Papas rugadas o papas arrugadas?

Nuova ricetta di cucina veloce e gustosa.

Prendere patate piccole, di dimensioni omogenee e ben lavate, disporle in un piatto largo e basso, in cerchio, ancora bagnate spolverarle di sale fino, girarle e spolverarle di nuovo.

I tempi di cottura variano a seconda della potenza del forno e delle dimensioni delle patate, a me con patate come uova e forno a media potenza 15 minuti sono stati sufficenti, una avvertenza dopo 10 minuti pungerle leggermente con una forchetta.

Le patate risulteranno leggermente rugose e con una leggera crosticina di sale, risultando molto simili alla più laboriosa ricetta canaria, come quelle potranno essere accompagnate da mojo o da qualunque altra salsa verde o rossa (ad es. di tipo agrodolce alla parmigiana) o semplicemente con olio e prezzemolo.

Volendo un piatto più completo si potrà porre nel mezzo del piatto delle cipolle mondate e lavate tagliate a metà, anch’esse di dimensioni piuttosto piccole, nel mezzo del piatto in quanto l’azione del forno a microonde, normalmente, lì ha azione più delicata.

Naturalmente bisognerà fare attenzione a non usare patate germogliate altrimenti e solo se i germogli sono estremamente piccoli, dopo avere asportato i germogli e la parte da cui originano sarà meglio lessarle in acqua abbondante onde diluire le solanine (glucoalcaloidi steroidei) e gettare l’acqua di cottura.

N.B.: se i germogli sono grandi e numerosi, le patate non sono più adatte all’alimentazione umana.

Le patate sono controindicate per il diabete, indicate invece per ipopotassemia, gastriti acide, ulcere gastriche

mercoledì, febbraio 09, 2011

Omeopatia e gioco d'azzardo, similitudini negli effetti economici.

La popolazione mondiale è troppa, le spiagge di tutto il mondo sono troppo affollate, le piste da sci contano scontri quotidiani tra sciatori, le città scoppiano, gli enti pensionistici sono alla canna del gas, mi sembra che di buoni motivi per smettere di spiegare l’inutilità terapeutica dei farmaci omeopatici ce ne siano anche troppi, ben venga quindi una diminuzione della popolazione mondiale, se poi è selettiva e diminuisce gli imbecilli ci avviciniamo a una eugenetica pratica, magari le prossime generazioni saranno meno credulone!
Io qualche volta ho parlato con amici dell’inconsistenza statistica della speranza di vincita delle varie lotterie, ma visto che si tratta di una tassa sull’imbecillità, quanti più soldi lo stato ricava con il lotto dai creduloni tanti meno dovrebbe chiederne a me con le tasse, quindi viva le lotterie!
Certo che se poi la gente si rovina col gioco e lo stato la deve mantenere i conti non tornano, con l’omeopatia temo che il discorso sia lo stesso, “mutatis mutandis”, se poi dovessero anche passare le cure omeopatiche dal SSN o quel che è allora sarebbe come pagare le scommesse ai giocatori e poi pagargli anche il mutuo.

lunedì, febbraio 07, 2011

L'INPS: servizi al cittadino... forse.

Una mia anziana vicina di casa, di 83 anni, con due protesi alle anche e una sfilza di altri malanni, ha ricevuto questa lettera dall'Ente di Complicazione della Vita degli Anziani e di Chi li Assiste, in italiano INPS.

A quanto pare l'INPS vuole essere sicura che la pensionata sia residente in Italia!

La povera donna ha la tessera sanitaria elettronica, che presenta ogni volta che prende una medicina, la carta d'identità, ritira la pensione ogni mese, prima poteva farlo ogni due, ma poi hanno pensato che anche d'inverno era meglio che gli anziani si muovessero un po', ha il medico di famiglia che ogni due o tre mesi deve prescrivergli qualche analisi, ha il Pass invalidi del Comune (così, se qualche anima pia l'accompagna a fare esami clinici, può avvicinarsi all'ospedale, parcheggiare neanche parlarne) ma naturalmente l'INPS non ne sa niente, si tratta di un Ente che ha base su un pianeta extrasolare e con i segnali di fumo ci vuole tempo, sarà il Garante della Privacy che, come una misteriosa Nebulosa, isola gli enti uno dall'altro, che impedisce loro di scambiarsi informazioni?

La povera donna era in panico, ha grosse difficoltà di deambulazione e di sordità, mi ha quindi chiesto di occuparmi della cosa. Io, ottimista, ho pensato di cavarmela compilando il citato modulo PSAS/ACC ed eventualmente spedendone copia firmata dalla signora, così ho cominciato la peregrinazione sul sito dell'Ente citato.

Peregrinazione in quanto, di finestra in finestra, ho percorso tutto il sito senza trovare traccia del moduco PSAS/ACC, nel frattempo ho scoperto che il PIN della pensionata era scaduto (pare che il Garante della privacy abbia deciso che questi PIN debbano essere cambiati ogni qualche mese, evidentemente non si rende conto che difficilmente si accede al labirintico sito se non costretti, quindi non più di un paio di volte l'anno e solo sotto minaccia di sospensione della pensione, morale: ogni volta che si accede la PW è scaduta!) quindi dopo avere rinnovato il PIN alla fine mi sono arreso e, preso il coraggio a due mani, ho telefonato al call center.

La fortuna mi ha arriso, contrariamente alle mie esperienze precedenti, nel giro di meno di un quarto d'ora parlavo con un umano!

Ma la fortuna si sa è balzana, in poche battute sono stato gentilmente informato che sul sito quel modulo non era presente, che certo, sapeva che per queste pratiche, gratuite, nessun commercialista si prende la briga di farle se non sei cliente, che capiva che la pensionata, a 280 € al mese, non aveva un commercialista, che avrei quindi dovuto andare in un CAF, con la delega della pensionata e un suo documento e compilare il mod. PSAS/ACC, e che sì, sapeva anche che i CAF per queste cose non danno appuntamenti, avrei dovuto armarmi di pazienza.

Rispetto all'ultima riga "l'eventuale documentazione dovrà essere comunque consegnata alla competente sede INPS" mi ha cortesemente precisato che non sapeva se si riferisse solo al caso dell'inoltro tramite commercialista o anche tramite CAF, che avrei dovuto però, eventualmente, consegnarla di persona, perché all'INPS non volevano più "carta" e quindi non accettavano più le raccomandate.

Caspita!

All'INPS sono diventati ecologici!

Non vogliono più sprechi!

Quindi io devo andare al CAF e compilare il mod PSAS/ACC e poi portare la documentazione all'INPS!

Ma perché non posso andare direttamente all'INPS? Perché devo da Vimodrone andare all'INPS di Via Melchiorre Gioia a Milano e non in una sede qualunque magari vicino a dove lavoro?

Non voglio chiederlo, potrebbero rispondermi che mancano dei piccioni viaggiatori per trasferire la documentazione cartacea, quella che non vogliono più.

Non so come voi avreste reagito, io ho pensato di essere in un racconto di Kafka e che prima o poi sarebbe finito, non ho neppure avuto il coraggio di mettermi a litigare con l'incolpevole ambasciatrice di questi paradossi burocratici.

Così, approfittando del mio attonito silenzio, l'operatrice ha aggiunto che, nel caso la pensionata non avesse provveduto a dichiarare la sua attuale residenza in Italia con il citato modulo, dal 31 Marzo 2011 non avrebbe più percepito la pensione.

Mi sono così rassegnato a impiegare un paio di mezze giornate di ferie, sperando che bastino, per aiutare la vicina, ma le droghe o le malattie sessualmente trasmissibili, prima o poi, colpiranno politici e burocrati, certo, essere religioso aiuterebbe, poter sperare in un castigo per questi inetti vermi profittatori, se non in questa vita in un'altra, sarebbe bello...