Pieghe
Le nostre pieghe si approfondano
mentre gli anni ci scorrono accanto,
i nostri sguardi si fanno più opachi,
i nostri sorrisi si spengono un poco,
ma le mani con la stessa dolcezza
di un tempo si cercano e si trovano,
e ridono tra loro, le dita, e giocano,
vorrebbero che i corpi le seguissero,
correndo a cercare, dietro l’angolo
il prossimo arcobaleno,
per contemplarlo e godere
scambiandoci uno sguardo
del nostro reciproco stupore,
ma l’arcobaleno non serve,
basta la ruga del tuo sorriso inespresso.
Milano 4 agosto 2007
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