martedì, novembre 08, 2016

L'insostenibile leggerezza dei tetti

In questi mesi, dopo gli ultimi terremoti, i media si sono riempiti di pareri di esperti che, dati alla mano, dimostravano come, in zone sismiche, e oramai abbiamo capito che la più parte d'Italia è qualificabile così, sia meglio evitare pesanti tetti in cemento armato, preferendo le più leggere strutture in legno.
Persino nei bar dei paesi di campagna si sentivano fabbri, che fino a ieri avevano vantato pietra e cemento armato come materiale d'elezione per edifici durevoli, discutere dei vantaggi delle case in legno svedesi o tirolesi che volevano comprare ai figli.
Poi, oltre alle alluvioni, sono arrivate le trombe d'aria, che hanno scoperchiato case e divelto murature di tamponamento.
Le recenti certezze sono sparite e di nuovo si sente parlare di casette bunker in cemento armato con finestre fatte con le vetrine riciclate delle banche che chiudono, case senza cantine, ché tanto si allagano, e poi il ritorno del solaio, ché oramai l'abbiamo capito che le mansarde sono un affare solo per chi vende condizionatori e pompe di calore.
Che tempi signora mia...

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