Diamoci appuntamento nel bosco
Là dove la nebbia è più densa
Là ci troveremo e
Là scompagineremo le foglie,
Erano state ordinate
Dal vento d’autunno,
Cadute dove la terra era dura
Si mescolarono al fiele,
Si mescolarono al miele,
Ora cedono al bosco un afrore,
Come di sesso e di funghi,
Il bosco, che tanto ha pudore
Delle vite che nasconde,
Ci cede senza paura un fiato
Di questi odori nascosti,
Ce ne riempiamo la pancia
E non ne abbiamo abbastanza
Là dove la nebbia è più fitta
Là troveremo, trafitta,
La nostra speranza d’amore,
Tra i ciclamini e le viole,
Tra la rugiada e il dolore,
Sulle spine delle rose,
Alle foglie delle more,
Sono trafitti i sospiri,
Di noi amanti odianti,
Di noi amanti indifferenti,
Di noi amanti latenti,
Di noi amanti a momenti,
Di noi amanti iracondi,
Di noi amanti pazienti,
Di noi amanti morenti,
Di noi umani e viventi.
La nebbia ci dà lacrime fasulle,
Là ci troveremo contenti,
Contenti della pochezza
Del nostro amore scontento,
Contenti con amarezza
Di questo nostro portento,
Di essere capaci di soffrire
Del reciproco dolore
E di affondarci la lama,
Reciprocamente, nel cuore.
Milano10 dicembre 2007