venerdì, febbraio 29, 2008

Gli statisti del secolo passato e i salari di operai e impiegati

Hanno scoperto i giornali in questi giorni che i salari di operai e impiegati sono saliti meno dell'inflazione. Di ciò gli siamo grati o meglio di ciò saranno grati gli smemorati e i giovani che non ricordano la gran battaglia che alcuni "statisti" del secolo passato fecero, appoggiati dai loro partiti, dai giornali e dalle organizzazioni padronali.
Parlo di Craxi ovviamente e di chi in quegli anni da bere, e da dimenticare, gli fu vicino e complice.
Parlo di un referendum che si fece sulla scala mobile e sulla sua abolizione.
Parlo di un popolo rincitrullito dalle televisioni di un sodale dello "statista" citato.
Parlo di quel trafficante di aree edificabili e di frequenze che si avviava a prepararsi la strada per prendere il potere in prima persona, dopo essersi destramente sbarazzato del fantoccio dietro cui si nascondeva, essendosi accorto che quest'ultimo aveva guizzi d'indipendenza credendosi lui il burrattinaio.
"Allora cari giornalisti esimi e cari economisti or vi avvedete che se i servi non han di che comprare finirete con il baratto dei vostri bulgari gioielli con il persian caviale.
Pensavate di essere parte della casta, o pennaiuoli arguti, e in molti vi avventaste a cercare di prendere un boccone da quel giornale che più pensaste fosse vicino a quel fuoco del potere dove bruciavano gli scrupoli e gli ideali di una generazione da seppellire in fretta.
Ora pochi son tra voi, sembra, quelli che ancora godono degli antichi privilegi e molti i precari.
Così forse è per questo che si affacciano questi problemi nelle prime pagine o forse soltanto per poterci fare confusione sopra: parlane tu prima che ne parli qualcuno che possa farci chiarezza, rimescola bene tutti gli argomenti e fanne un minestrone così che, quando qualcuno voglia scriverne con qualche concretezza, tutti siano convinti di saper già tutto e non abbiano capito niente, avendone sentito se non il gusto almen l'odore."
Si scrive dunque sui giornali, meravigliandosene, di questo impoverimento delle classi subalterne, dopo avere propugnato l'abolizione della scala mobile e l'indebolimento del sindacato, con la tranquilla impudicizia dell'immemore o del demente; ma per rispetto all'handicap mentale dobbiamo piuttosto pensare alla cattiva fede di chi su questi giornali scrive.

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