Dopo illustri precedenti di funzionari di organizzazioni
internazionali che si sono espressi a favore di una depenalizzazione del
consumo di droghe il fronte di esperti e funzionari di polizia che si
schiera a favore di una depenalizzazione del consumo di droghe o
addirittura per una liberalizzazione del consumo, in particolare per la
cannabis e i suoi derivati, si allarga, peccato che per esprimersi in
questo senso i funzionari di polizia aspettino di essere in pensione o
prossimi a entrarvi. Ecco qualche ipotesi in merito:
- esprimersi favorevolmente alla depenalizzazione bloccherebbe le
possibilità di carriera per un funzionario di polizia, per cui essi si
esprimono in merito solo a fine carriera,
- solo una lunga esperienza sul campo riesce a liberare la mente dei
funzionari di polizia dei condizionamenti ambientali, (impiegano trenta o
quanrant'anni per arrivarci, i funzionari di polizia sono quindi
estremamente duri di comprendonio?)
- arrivati alla pensione molti alti funzionari di polizia rincoglioniscono, (sarà colpa della droga?)
Qui
Enrico Franceschini dalla Gran Bretagna cita un rapporto di una
commissione di un ente di beneficenza che ha visto la "partecipazione di
illustri accademici ed ex-alti funzionari della polizia e dei servizi
segreti britannici", in esso si paragona il consumo di cannabis a quello
di moderate quantità di alcool, ma leggetevi l'articolo di
Franceschini, visto che io mi sono espresso più volte in merito e potrei
essere di parte.
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