mercoledì, ottobre 24, 2012

Sallusti e la Commissione Grandi Rischi

Sembra impossibile quanto conti per lo meno in Italia l'appartenenza, vera o presunta, ad una corporazione, a un gruppo, più o meno ristretto, a una elite, i casi di Sallusti e della condanna a 6 anni per i componenti della Commissione Grandi Rischi son in questo emblematici, ora mi spiego.
All'indomani della condanna a Sallusti su tutti i giornali (o quasi) da Libero a Il Fatto lessi un coro di lamentazioni sulle minacce alla libertà di stampa che discendevano da quella condanna e un conseguente incoraggiamente alla politica a cambiare la legge per "salvare" Sallusti dal carcere.
Oggi leggo un coro analogo, oltre che sui giornali, anche su blog scientifici ad es.:
- Marco Cattaneo
- Sylvie Coyllaud
- oggiscienza. .
Ho sceltoquesti 3 perché sono quelli che mi capita di leggere più frequentemente, in quanto, non di rado, anche se non sempre ovviamente, condivido almeno l'approccio alle questioni trattate, ma oggi mi hanno veramente stupito proprio per l'immediata difesa della "categoria" contro la magistratura proprio come è successo per il Sallusti da parte dei giornalisti.
Tra i commenti ho letto questo di Marco Cattaneo al suo proprio post "Dato che siamo davanti a un’accusa di omicidio, credo che il tribunale dovrebbe dimostrare che chi è stato a casa, quella sera, lo ha fatto a seguito delle rassicurazioni della protezione civile. Altrimenti si può parlare di gravissima negligenza, di superficialità, di imbecillità, di stronzaggine, interdire dai pubblici uffici e quant’altro. Ma c’è differenza tra un cretino e un omicida."
Forse il concetto di omicidio colposo rimane ancora un concetto confuso per molti scienziati allora ricapitolo gli omicidi secondo la gravità prevista dal codice penale che gradua le pene di conseguenza:
- omicidio volontario (ev. aggravato dalla premeditazione)
- omicidio preterintenzionale (conseguente a percosse o lesioni personali)
- omicidio colposo
Art 589 CP:
« Chiunque cagiona per colpa la morte di una persona è punito con la reclusione da sei mesi a cinque anni. Se il fatto è commesso con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale o di quelle per la prevenzione degli infortuni sul lavoro la pena è della reclusione da due a sette anni.
Si applica la pena della reclusione da tre a dieci anni se il fatto è commesso con violazione delle norme sulla disciplina della circolazione stradale da: 1) soggetto in stato di ebbrezza alcolica ai sensi dell'articolo 186, comma 2, lettera c), del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e successive modificazioni; 2) soggetto sotto l'effetto di sostanze stupefacenti o psicotrope.
Nel caso di morte di più persone, ovvero di morte di una o più persone e di lesioni di una o più persone, si applica la pena che dovrebbe infliggersi per la più grave delle violazioni commesse aumentata fino al triplo, ma la pena non può superare gli anni quindici. »
1a osservazione: Mi sembra quindi che la pena irrogata non sia il massimo stabilito dal codice (15 anni).
2a osservazione: Il nesso causale tra il comportamento dei componenti la Commissione Grandi Rischi e la morte di quelle persone è difficilmente stabilibile in senso stretto, in quanto i cittadini avrebbero potuto dormire in auto o meno indipendentemente da quanto comunicato ai media.
3a osservazione: Stante la riconosciuta impossibilità di prevedere i terremoti a quale scopo i condannati hanno accettato di partecipare a una riunione convocata esplicitamente allo scopo di tranquillizzare l'opinione pubblica in merito?

La quasi totalità degli articoli e dei post si è concentrata sugli aspetti emotivi della piazza o di tutela della casta, sì purtroppo a questo punto non posso fare a meno di usare questo termine, che non amo, per definire l'insieme degli "scienziati" che si è quasi unanimemente espresso a propria tutela, senza, probabilmente, rendersi conto che con questo tipo di difesa abdicano, al principio di responsabilità personale che dovrebbe essere la base per qualunque tipo di potere e facendo ciò si espongono proprio alla critica che sta investendo la classe politica, che del potere accetta solo gli onori cercando di liberarsi di tutti gli oneri, come appunto la responsabilità personale.
Non è possibile accettare inarichi di potere e prebende senza assumersi anche la responsabilità di dissociarsi dal potere politico o gerarchico, quando non si condividano le sue posizioni o conclusioni.
Detto ciò mi aspetto che chi ha passato L'Aquila da rischio 1 (massimo) a 2 ,e consentito quindi di edificare con caratteristiche diverse, sia condannato a trent'anni! Così come chi ha costruito in deroga alle norme o chi ha consentito tali droghe.

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