venerdì, agosto 14, 2015

Cacciatori, nazisti e animalisti


Di questi tempi non basta avere la seccatura di non poter frequentare boschi, boscaglie e macchie nella stagione della caccia per paura di finire impallinato, bisogna anche avere l'accortezza di girare con altoparlante e batteria in spalla per avvertire lupi, orsi, cani più o meno rinselvatichiti, motocrossisti e ciclisti di mountan bike e down hill della propria presenza in tutte le stagioni.
Ma che ce lo dicano francamente che gli escursionisti, pedoni e disarmati, devono andare a camminare solo sulla battigia e nelle piste degli impianti o meglio ancora a casa, sui tapis roulant.
Si è infatti aperta la caccia ideologica all'escursionista pedone senza adeguata protezione acustica, se infatti ha la disavventura d'incappare in qualcuno dei soggetti sopraindicati che, nel cagionargli danno, si ferisca, verrà perseguitato, sui media, sui social, finanche nella vita concreta, dai vari integralisti difensori di questa o quella forma di vita che, per diritto divino, ha prevalenza sul pedone il quale ha il gravissimo difetto di non avere ruote né zanne.
Naturalmente è opportuno che il pedone d'altoparlante munito abbia ben presente inizio e fine della stagione della caccia, altrimenti potrebbe finire impallinato dal cacciatore, seccato dal rumore che mette sull'avviso la cacciagione; se la località è inoltre frequentata da bracconieri, in qualunque stagione è raccomandabile l'uso di giubbetto, brache, casco e occhiali antiproiettile.
Il legame che tanti ideologici cacciatori di escursionisti hanno con la natura si concretizza nell'avere in casa cani, gatti, conigli o pesci rossi, nel guardare documentari sugli animali nei quali gli animali carnivori sono nobili e cacciano solo per mangiare, sono esperti nell'uccidere la preda senza farla soffrire o addirittura il commento dice che la preda si offre al predatore.
Sulle uccisioni dei piccoli di leone, praticate ogni volta che un branco di leoni cambia capo, facilmente si glissa, alla lenta morte per soffocamento, che sovente tocca alle vittime di grandi predatori, mentre magari altri partecipanti alla caccia strappano brani di carne alla preda ancora tremante, si premette “le immagini che seguono potrebbero urtare la vostra sensibillità” permettendo così di evitarle e di continuare a pensare a leoni, tigri, leopardi, ghepardi, lupi, linci eccetera di continuare la loro vita da peluche nell'immaginario del cittadino integralista.
Finalmente mi sembra che stiano diminuendo negli USA le uccisioni da parte degli integralisti antiabortisti dei medici e infermieri che aiutavano le donne in quei difficili frangenti della loro vita, ma presto nel mondo, oltre alle orde di integralisti di una o un'altra religione, avremo orde di antispecisti, animalisti e protezionisti, integralisti anch'essi, che assalteranno chiunque esca dalle città senza altoparlante, macellerie, allevamenti, pastori e boscaioli e svelleranno recinti elettrificati e demoliranno muretti e recinzioni, costoro diverranno i nuovi cacciatori, questa volta della propria specie, anche se essi si sentiranno diversi, così come fecero i nazisti, togliendo questi ai cospecifici la dignità umana e quelli forse l'appartenenza al regno animale.
Viva la lattuga e la sua dignità.


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