venerdì, maggio 18, 2012

Federico Rampini celebra FB

Qui Federico Rampini celebra Facebook come esempio "di un “capitalismo giovanile” che genera crescita e occupazione." evidentemente Rampini, con cui altre volte mi sono trovato d'accordo, non frequenta aziende impiegatizie, in esse l'uso di FB, sommandosi alla sempre maggiore impreparazione dei dirigenti a pensare all'organizzazione aziendale in termini più lunghi della dozzina di mesi in cui rimangono nell'azienda e al grande turn over dei dipendenti, quasi sempre precari, quando non stagisti, ha diminuito drasticamente la produttività e l'efficenza delle aziende, portandola a livelli paragonabili a quella delle pubbliche amministrazioni italiane o greche.
Se FB sia gestita con criteri di efficenza ammirevoli non lo so, ma le conseguenze del suo affermarsi nelle abitudini di una gran parte del personale impiegatizio e dei quadri delle aziende causa danni incalcolabili.
Quanto alla convenienza e alla stabilità di un investimento in azioni FB basterebbe esaminare i rischi che il suo avvenire corre essendo, con ogni probabilità, il suo comportamento, nei riguardi della tutela della "privacy" di utenti e non, sanzionabile da parte delle varie autorità, nazionali e sovranazionali, che se ne occupano.
Quanto dovremo aspettare per sentire parlare della bolla dei social network?

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