sabato, luglio 21, 2012

Dalla fu imprevidente?

Non so come la pensiate voi, io già a vent'anni avevo steso un mio testamento, olografo e datato, ogni tanto ne faccio una nuova estesione cambiando poco, chissà quale sarà trovato dopo la mia morte, li ho messi tutti in cassetti diversi, tanto per mettere un poco di suspence al riordino delle mie carte tra gli eredi.
Ma non tutti sono previdenti come me, alcuni proprio se ne battono, altri pensano di essere immortali, qualcuno infine forse pensa di divertirsi, dall'aldilà, a guardare come interi patrimoni vadano in fumo, o meglio in avvocati, percorrendo le vie giudiziali per l'attribuzione dell'eredità.
Qui su corriere.it l'ineffabile D'Alema dice "Mi è sembrato scandaloso che il compagno di Lucio Dalla non abbia avuto diritto all'eredità." non è l'unico che, in questi mesi, dopo la morte del cantautore, si sia espresso incautamente.
Una cosa sono il diritto alle unioni civili per tutti o ai matrimoni tra persone dello stesso sesso, cose tra l'altro ben diverse, altra cosa sono i singoli casi.
Se L. Dalla avesse voluto lasciare in eredità alcunchè a Marco Alemanno avrebbe potuto farlo senza nessun problema, in quanto Dalla non aveva parenti in vita che avessero diritto alla riserva legittima, quindi il suo intero patrimonio era nella sua libera disponibilità, inoltre se Dalla avesse voluto in qualche modo formalizzare la sua unione con M. Alemanno non avrebbe avuto nessun problema a farlo in qualche altro stato, non gli mancavano certo le disponibilità economiche per la trasferta.

Il problema per Dalla potrebbe essere stato semmai un altro, il peso di affrontare i pregiudizi, ancora così diffusi nel nostro paese, contro l'omosessualità, e Dalla potrebbe semplicemente non aver avuto voglia di caricarselo sulle spalle.
Alla luce di quanto sopra mi pare chiaro che tutti coloro che hanno cercato di utilizzare le vicende successive alla morte di Dalla lo hanno fatto impropriamente, chi cercando di utilizzarlo per promuovere i diritti delle coppie omosessuali, sui quali non mi risulta che Dalla si sia mai espresso, chi cercando un qualche "appeal" presso coloro che sono a favore di questi diritti, chi semplicemente per avere un titoletto sui giornali.
Facciamo pure e con buon diritto una battaglia per i diritti delle coppie di fatto, ma non arruoliamo a forza defunti renitenti.

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