Le polemiche dei politici sulla
sentenza della Corte di Cassazione a proposito delle tasse sugli
immobili delle due scuole di Livorno sembrano provenire da un altro
pianeta.
A quanto pare, a mio parere, c'è un
equivoco di fondo, le tasse sugli immobili devono essere pagate da
tutti in quanto corrispondono a un servizio reso da Stato, Regioni,
Province e Comuni (che poi questo servizio sia reso più o meno bene
e sia migliorabile è un altro discorso).
Infatti ognuno di questi enti per ciò
che gli compete produce, o dovrebbe farlo, dei servizi che rendono
usufruibile e proteggono l'immobile in questione, si tratti di
costruzione e manutenzione delle strade che conducono a
quell'immobile, si tratti della illuminazioni di dette strade, si
tratti dei servizi di vigilanza e protezione dell'immobile tramite
forze di polizia varie o del servizio dei Vigili del Fuoco, o dei
servizi di trasporto che a quell'immobile o alle sue vicinanze
conducono.
Detto questo qualcuno, per sostenere la
necessità di una uguaglianza tra scuola statale e non statale
propone di far pagare questa tassa (era ICI, ora IMU, domani chissà)
anche alle scuole dello stato, ma si tratterebbe di far uscire danaro
da una tasca per farla entrare nell'altra, con il rischio di perderne
nel travaso, cioè si tratterebbe di avere personale della scuola che
dovrebbe occuparsi di pagare questa tassa e personale della Agenzia
delle Entrate che dovrebbe controllare la cosa e personale del
Ministero dell'Istruzione che dovrebbe di nuovo redistribuirlo alle
scuole per consentir loro questo esborso, un non senso.
Inoltre non dimentichiamo che le scuole
paritarie pagano di contratto stipendi inferiori a quelli delle
scuole statali (vedi qui)
e non di rado anche solo i contributi (vedi qui
) e che, per essere riconosciute paritarie sono soggette ad un
accertamento, da parte dell’Ufficio
scolastico regionale del possesso dei requisiti di
qualità
ed efficacia
previsti dalla legge, non mi stupirei se qualche indagine
scoprisse situazioni simili a quelle scoperte anni addietro negli
Uffici della Motorizzazione civile in merito alle patenti facili, ma
si tratta solo di una mia sensazione, per ora.
Che poi il discorso debba essere
allargato a tutte le ONLUS, più o meno favorite nei trattamenti
fiscali, mi sembra parimenti giusto, è troppo facile fare risultare
una organizzazione come senza scopo di lucro, facendo sparire i
profitti nelle tasche di dirigenti, di fatto padroni di queste
organizzazioni.
P.S.
Non dimentichiamoci che il personale
delle scuole cattoliche è spesso costituito da sacerdoti che hanno
un fondo pensione particolare: il Fondo del Clero, che gestisce
l'Inps per la previdenza del clero cattolico secolare e dei ministri
delle confessioni diverse dalla cattolica e che è sempre in rosso, i
suoi esborsi sono il triplo degli incassi (vedi qui)
e indovinate un po' chi ripiana i conti di quel fondo?
Nessun commento:
Posta un commento